Nel Match Program di Lazio-Spezia è stata pubblicata un'intervista all'ex biancoceleste Amarildo. Queste le sue parole: "Ho visto tante belle partite, mi fa piacere vedere in rosa tanti calciatori di qualità. C'è stato il passo falso in Europa League, ma il destino è tutto nelle mani dei biancocelesti. Bene invece il percorso in campionato, con la squadra in corso per le prime posizioni. Sarri è un grande allenatore e la Lazio è forte: ci sono tutti gli ingredienti per puntare in alto. Felipe Anderson è un amico ed un grande calciatore, dopo l'avventura in Inghilterra è formato più forte rispetto al suo primo periodo nella Lazio, sta facendo molto bene. Anche Marcos Antonio ha qualità importanti, gli serve solo un po' di tempo per diventare un pilastro del centrocampo. In Brasile sono molto seguiti, hanno ancora margini di miglioramento.  Immobile con me e Sosa? Sarebbe stato fantastico (ride, ndr), anche se sono due epoche differenti. Segnare era bellissimo, rendere felici i tifosi della Lazio ancora di più. Lo stesso discorso valeva per Sosa ed ora Immobile. Ciro è uno dei migliori attaccanti in circolazione, uno dei più importanti nella storia del calcio italiano. Oltre ad essere un grande bomber poi è anche un bravo ragazzo ed un professionista esemplare. Spero di incontrare lui ed i protagonisti della Lazio attuale il prima possibile. Assolutamente si, anche se il calcio è cambiato molto. Oggi, rispetto ai miei tempi, ci sono fonti calciatori brovi di ogni nazionalità: Sergej e Luis sono due delle stelle di questo Lazio, gorantiscono tanti assist in ogni stagione. Sei il protagonista di uno dei cori più famosi do parte dei tifosi, quanto sei orgoglioso di questo? Ogni volta che sento un tifoso cantare questo coro mi riempie il cuore di gioia ed allegria. Tra me ed i tifosi della Lazio è sempre molto forte, sono orgoglioso di questo. Quando lo racconto in Brasile, tutti mi chiedono come sia possibile ricevere tutto questo affetto da una tifoseria. Il mio unico anno nello Lazio é stato indimenticabile. Oggi alleno la primavera del Porto Vitoria, quando ai ragazzi racconto il mio periodo in biancoceleste faccio sognare di poter diventare dei campioni".

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