Photo by New Press/Getty Images via Onefootball
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Questo pomeriggio, durante il programma Aperilazio, ai microfoni di Radio Laziale è intervenuto un ex biancoceleste: Christian Manfredini.

Classe 1975, l'ex centrocampista ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo l'attuale situazione della squadra capitolina, ribadendo che quest'ultima ha tutte le possibilità per agguantare gli obiettivi predefiniti a inizio stagione.

Ecco le sue parole.

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L'intervista a Christian Manfredini, parte 1

E' andata bene l'ultima partita, ma la Lazio non è ancora al massimo dei giri. Per il futuro sono fiducioso, altrimenti non si riuscirebbe a fare bene uno sporto come il calcio, ma non è semplice. Nel futuro vedo un percorso tortuoso, ma non è detto che non si possano avere buoni risultati… serve pazienza.

La Lazio in Europa? Ad oggi i punti non sono molti, la classifica è ancora corta. L'obiettivo Europa non è ancora perso c'è ancora tanto da fare, ma ci si può riuscire. 

Da giocatore, quando iniziavi a guardare alla classifica?

Dipende da giocatore a giocatore. Solitamente si pensa ai risultati, se continui a fare bene la classifica la vedi di riflesso; se fai male, invece, sai di essere in fondo. Percepisci quando arrivi ad un match da squadra top, lo vedi da quella avversaria.

C'è un assetto che ti ha colpito di più?

Più che altro guardo all'intera squadra, a come stanno gli uomini, la loro prontezza e il loro livello mentale. Ovviamente serve intervenire sul mercato, ma la rosa della Lazio è importante.

La volta scorsa è vista una formazione giocare una partita rocambolesca contro il Torino… è importante vedere cosa accade dopo la sosta, soprattutto nella sfida contro l'Atalanta che, nonostante il cambio di panchina, rimane molto forte.

Ti fidi di Mister Sarri? Credi sia l'allenatore giusto?

Sarri è un allenatore che riesce a far bene, ma ha bisogno della armi adeguate. Il tutto non è avvenuto nella maniera totale, ma ho una fiducia incondizionata nei confronti del mister.

La Lazio manca di qualità? E' una squadra con ottime caratteristiche, ma bisogna capire cosa vuole la squadra: i primi 4 posti? Ovviamente qualcosa manca. 

L'INTERVISTA DI MANFREDINI CONTINUA NELLA PAGINA SUCCESSIVA.

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