Vittorio Sanna, Lazio-Cagliari
Vittorio Sanna, Lazio-Cagliari

“Come giudica finora la stagione del Cagliari e della Lazio?”

Il Cagliari è una squadra in costruzione, un progetto nuovo, nato con l’idea di evitare di comprare calciatori già fatti, visto che le economie, in una squadra del genere, non sono tante. Si tratta di valorizzare il lavoro che viene fatto nel settore giovanile. Se guardiamo a questo, il campionato del Cagliari è iniziato bene, con una serie di risultati positivi, anche con delle buone idee, ma c’è da metterci dentro il fatto che il tempo per poter costruire la squadra lo devi avere. La piazza comincia, dopo i primi insuccessi e difficoltà, a pretendere che arrivino anche immediatamente i risultati. Pisacane - da allenatore esordiente in Serie A - deve gestire un po’ quelle che sono la tensione e la pressione che l’ambiente sta esercitando. Non è stato fortunato, ha perso diversi giocatori importanti che potevano aiutarlo nell’ambito della costruzione di questa squadra giovane. Diciamo che in questo caso è arrivato il primo vero ostacolo per il mister e dovrà uscirne fuori in modo convincente. La Lazio, invece, è una squadra collaudata che non cambia tantissimo di anno in anno e questo le permette di avere delle abitudini calcistiche che danno una certa garanzia. Ciò che manca è l’acuto, a volte sembra sia una squadra quasi - passatemi il termine - di “dipendenti pubblici” che si accontentano di stare dove stanno, ma non hanno quella fame di risultati che, talvolta, serve per riuscire a fare un passo in più. Sembrano tutti appagati del loro solito cammino con delle partite in cui si esaltano un pò, ma poi tornano alla normalità. Sembra che manchi proprio il sale a questa Lazio, capace di poter diventare più grande per concorrere con le big per qualcosa di più di quel cammino che ogni anno sembra sempre lo stesso, costantemente mirato a stare in quella zona, poco sotto le prime e sopra la media.
 

“Secondo lei, quali sono i punti di forza e le fragilità principali di Lazio e Cagliari?”

Il punto di forza del Cagliari dovrebbe essere la genuinità, la forza, l’entusiasmo. In questo periodo è stato messo un po’ alla alla prova, ma la fragilità è la stessa: non essere una squadra esperta e, quindi, farsi prendere un po’ dagli umori del periodo, sulla base dei risultati e non sulla base del percorso di crescita che si è avviato. La Lazio, come ho detto, molte volte, sembra non abbia la motivazione necessaria, quella grinta, forse anche l’autostima, per poter capire che può concorrere con le grandi.

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