Pino Insegno: "Lotito? Se non riesce a far sognare deve mollare, deve lasciar stare la Lazio"
Pino Insegno, attore, comico e grande tifoso del club biancoceleste, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radio Laziale

Pino Insegno, attore, comico e grande tifoso del club biancoceleste, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radio Laziale riguardanti il difficile periodo che sta affrontando la Lazio e sulle responsabilità del gestore Claudio Lotito.
Le dichiarazioni di Pino Insegno a Radio Laziale
Su periodo che sta vivendo la Lazio
La Lazio ha vissuto la pandemia quando poteva vincere il Campionato, poi va via Milinkovic, Felipe Anderson, Luis Alberto, vanno via tutti quanti, c'è un cambio generazionale e bisogna costruire un progetto ed essere onesti. Io vorrei ritrovare la speranza. Il calcio è un sogno nostro e la gente si sta allontanando. Non so quanti laziali nasceranno nei prossimi anni. Sinceramente non riesco a capire cosa potermi augurare per sperare che possa accadere qualcosa. Non so se sperare il peggio per vedere qualcosa di bello. Vedo troppa depressione tecnica. Non riesco a sopportare il fatto che non ci venga permesso di sognare. Abbiamo un popolo pazzesco, che pulsa, che non è paragonabile per nessuno.
Su Claudio Lotito
Non vedo niente, non vedo unione, non vedo una grinta di unirsi insieme per combattere per uno scopo, non vedo futuro, vedo solo una persona che sta gestendo un'azienda come se fosse di frutta o verdura. La Lazio è nostra, non mettiamo i soldi noi ma la Lazio è dei tifosi, la Roma è dei tifosi, l'Inter è dei tifosi. Ancora risponde al cellulare e si fa prendere per il culo. Se non riesci a far sognare molla, lasciala stare la Lazio: puoi essere anche il numero uno degli amministratori delegati, ma non sei un gestore di sogni e qui devi fare gestire i sogni. Quanto meno sii onesto. Non puoi prendere i giocatori? Non vuoi? Dillo. Non per me, ma per i miei figli.