Nella giornata odierna, Giuseppe Signori è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare dell’uscita del suo libro Fuorigioco. Nel libro racconta della lunga vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto e che si è conclusa con la sua piena assoluzione. Proprio nel parlare del lungo calvario giudiziario ha dichiarato: “Sono stati 10 anni duri ma bisogna guardare sempre avanti, ecco perché ho scelto questo come sottotitolo del libro “perde chi si arrende”, perché l’importante è non perdersi mai d’animo. Rinunciare alla prescrizione non è stato difficile perché non mi sarebbe piaciuto uscire dalla situazione in maniera non del tutto chiara, non mi interessava metterci qualche anno in più ma abbiamo deciso di andare fino in fondo e il risultato è stato alla fine più che ottimo.” Alla domanda su un possibile futuro da allenatore ha risposto così: “Quando uno è fuori da un certo giro è sempre difficile rientrare ma mi piacerebbe iniziare ad allenare, magari partendo dai ragazzini perché penso che con loro bisogna essere più insegnanti che allenatori”. E riguardo alla sua Lazio ha aggiunto: “Non sono uno che rosica, anzi, apprezzo quello che ho fatto per la squadra e ben venga se qualcuno riuscirà a battere ogni record e a rendere grande la Lazio. Auguro a Immobile di prendere Piola nella classifica dei bomber. Inoltre, Signori ha dato appuntamento al 29 maggio su Sky, dove andrà inonda un docufilm sulla sua vita.

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