A tutto Sarri: dal Napoli alla Lazio passando per il ciclismo e Maestrelli
Maurizio Sarri si è raccontato in una lunga intervista ai canali della Serie A

Voci sul Milan?
Le storie estive quando passano non hanno più molto senso. Io mi metto seduto sulla panchina della Lazio.
La prima volta contro Allegri? Aglianese contro Sangiovannese
Finì 0-0. Zero tiri in porta, uno spettacolo pietoso (ride, n.d.r.).
Il rapporto con Allegri?

Buono, è un toscano, quindi buono. Si può avere una visione di calcio diversa, ma c’è il rapporto poi va oltre ed è buono.
Che mix è quello tra vecchi e nuovi allenatori?
È normale che sia così. Fabregas è un ragazzo con un’intelligenza sopra la media, è destinato a fare grande cose. A me piace anche Grosso. Chivu? Ha grande personalità, è entrato in un ambiente difficile, che aveva già tante vittorie alle spalle, però lo ha fatto con gran piglio.
C'è qualche allenatore che è rimasto fuori che meriterebbe?
Uno come Giampaolo secondo me una panchina in Serie A la meriterebbe sempre.
Ciclismo?
È una storia familiare, uno cresce a tappe di Giro e Tour e la passione rimane. Ho una passione sfrenata per il ciclismo, siamo in un momento storico in cui abbiamo dei fenomeni ed è bello vedere le corse in questo momento storico. Io tifo per il ciclismo, ho poco tempo per vedere le corse ma quando non posso vederle in diretta, me le registro e le riguardo la notte.
Associ un ciclismo ad un calciatore
I ciclisti hanno troppe più palle dei ciclisti per poterli associare. Hinault era tosto e affidabile quindi dico Kroos. Coppi è un fuoriclasse quindi Zidane. Merckx colpiva nel segno paragonabile a Gerard Muller. Evenepoel ha un carattere particolare che non ha espresso tutto il potenziale quindi dico Saponara. Nibali è grande affidabilità come Tardelli. Pantani è un fuoriclasse assoluto quindi Maradona.
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