Massimo Rastelli - Via onefootball (Photo by Getty Images/Getty Images)
Massimo Rastelli - Via onefootball (Photo by Getty Images/Getty Images)

Dopo l'impresa eroica a Parma, la Lazio cerca punti e conferme contro la Cremonese. La squadra di Maurizio Sarri ha trovato una forte quadratura e solidità, testimoniata dalla seconda miglior difesa del campionato e terza in tutta Europa. All'Olimpico arriva una delle rivelazioni di questa Serie A, che cercherà di portarsi a casa ancora una volta uno scalpo importante e fare punti che la proietterebbero stabilmente nella parte sinistra della classifica. 

Per analizzare Lazio-Cremonese è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni di LazioPress.it: mister Massimo Rastelli, che ha allenato i grigiorossi in due parentesi distinte nel 2018-19 e nel 2020.

Massimo Rastelli - Via onefootball  (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
Massimo Rastelli - Via onefootball  (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Il campionato di Serie A mai come quest'anno ha una classifica molto corta, secondo lei si è livellato verso il basso o verso l'alto? 

Credo che le big siano calate, grandissimi campioni nel nostro campionato non ce ne sono, però anche le piccole hanno fatto uno step in avanti sia come qualità degli organici, ma soprattutto per qualità organizzativa.

Che ricordi ha dell'esperienza alla Cremonese?

Comunque positivi è una piazza importante che ti permette di lavorare nel miglior modo possibile, ci sono ottime strutture per potersi allenare al meglio. Non è un caso che quando poi sono riusciti a scavallare dalla Serie C alla Serie B, che è lo scoglio più difficile, poi la società è sempre cresciuta e ha fatto campionati importanti.

Come se lo spiega il campionato della Cremonese? Meriti più di Nicola o della società?

I meriti come i demeriti vanno sempre suddivisi tra tutte le componenti. Credo sia stato allestito un organico ottimo, sono stati presi tutti profili che potessero fare al caso della Cremonese su indicazione di Davide Nicola. In un ambiente di grandissimo entusiasmo, credo che questo abbia contagiato un po' tutti e abbia fatto sì che la squadra scenda in campo con grande coraggio e condizione e metta in difficoltà tutte le compagini che va ad affrontare.

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