Al termine del terzo successo consecutiva per 4-0 in campionato della sua Lazio, ai microfoni di Sky Sport è intervenuto l'allenatore biancoceleste, Maurizio Sarri. Questo il suo commento sul match da poco terminato con il successo esterno dei suoi: "Loro hanno avuto due palle per pareggiare, se lo facevano la partita poteva cambiare totalmente. Però è vero che quando c'era da soffrire lo abbiamo fatto con bella umiltà. Era una partita post Europa per entrambe, con loro che dovevano rimontare il risultato, sono calati più di noi.

Difesa? Segnale buono, bisogna dare continuità. E' normale che prima o poi i gol si prendono, ma avere una buona solidità di base, ti risolve tanti problemi. Alla fine ci siamo difesi troppo bassi e qualche situazione caotica si è creata. Classifica? Siamo dei maratoneti, abbiamo fatto tre chilometri e ne dobbiamo fare ancora 39. C'è poco da guardare la classifica.

Vecino davanti alla difesa? Vecino era una necessità in quel ruolo, Cataldi purtroppo non è riuscito ad essere della partita per un disturbo avuto questa notte. Marcos è un ragazzo che i 90 minuti non li fa da gennaio, era impensabile portarlo oltre i 60'. Questa mattina ho parlato sia con Vecino che con Luis, in base all'andamento della partita, uno dei due avrebbe fatto il play dopo il 60esimo. Essendo in vantaggio ho preferito un play più fisico che tecnico.

Immobile è speciale, per atteggiamento, con i suoi numeri. E' di un'umiltà, di una disponibilità, un ragazzo di spogliatoio. Ora capisco perche il popolo laziale è innamorato di questo ragazzo, se lo merita tutto. Al di là dei numeri è qualcosa di speciale anche fuori dal campo. Ragazzo talmente disponibile che per un allenatore è sempre un piacere averlo nello spogliatoio. Questo è un gruppo che, sotto tanti punti di vista, ti fa innamorare, ci lavori bene, hanno disponibilità nel venirti incontro. Poi a livello di mentalità hanno ancora delle battute a vuoto da sistemare.

Europa? Pensavamo di essere in un girone normale, poi quando abbiamo iniziato a vedere gli avversari ci siamo resi conto di essere in un girone difficile. Lo Sturm è in lotta per il campionato con il Salisburgo, una squadra forte a livello europeo. I danesi sono una sorpresa in positivo. Un girone che sembrava scritto con noi ed il Feyenoord, invece sarà un girone d'inferno fino alla fine".

Mister Sarri successivamente è intervenuto a Dazn. Le sue parole: "Abbiamo concesso tre/quattro volte la palla dell'1-1, nel primo minuto del secondo tempo gli abbiamo concesso la palla del 2-1 e si sarebbe vista un'altra partita. Abbiamo sofferto quando c'era da soffrire ed abbiamo iniziato a ripartire con grande pericolosità quando la Fiorentina ha iniziato a calare. Entrambe venivamo da una partita europea, loro hanno speso probabilmente più di noi dopo essersi trovati in svantaggio dopo dieci minuti. Nel finale abbiamo approfittato anche di questo. C'è soddisfazione perché abbiamo vinto in un campo difficile, contro una squadra forte, però noi abbiamo da fare una maratona: abbiamo fatto 7/8 chilometri, la soddisfazione deve durare un'ora, poi quando arriviamo a Roma dobbiamo pensare subito alla partita europea.

La Fiorentina è una squadra difficile, prima in tutte le classifiche offensive. Attacca con tantissimi giocatori, quindi alla fine finisce per concedere qualcosa. Una volta in vantaggio era normale aspettarli venti metri più bassi e sfruttare il 3 contro 3 che ci concedevano spesso.

Io non ho mai nascosto che alla Lazio sto bene. Sto bene con il gruppo di giocatori, con le persone che lavorano a Formello. Mi piace il nostro pubblico, per me è stata una sorpresa straordinaria. Il popolo laziale è qualcosa di particolare, ti entra nella pelle. All'esterno invece viene descritto come un qualcosa totalmente diverso. Ho ritrovato la voglia di allenare veramente in questo ambiente, sono io che devo ringraziare i tifosi laziali e non loro me.

Tommaso Maestrelli? Ho parlato diverse volte con il figlio negli ultimi tempi ed era convinto che Maestrelli era un idolo solo a Roma. Io invece sono cresciuto a Firenze e per lui c'è sempre stata una considerazione enorme anche in Toscana. Come ho detto a suo figlio, il mio obiettivo prima di smettere è fare la prima partita della Lazio al Flaminio con lo stadio che si chiami Maestrelli.

Critiche? Se sono preventive non le prendo neanche in considerazione. Io non sono uno che fa molto caso a quello che arriva dall'esterno, non mi interessa. Traguardo della maratona? C'è chi si ritira, chi va indietro e chi va avanti. E' un campionato strano per tutte, si andrà verso una lunga interruzione. Ci sono delle squadre più forte di noi, è evidente. Quest'anno ci sono 7 squadre che fanno l'Europa, e come viene fatta in questo momento è impossibile".

Il Comandante biancoceleste è poi intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Radio: "Uscire con un 4-0 significa essere preoccupati perché fra 72 ore siamo di nuovo in campo e siamo ancora qui a fare interviste, mi piacerebbe mettere i giocatori a letto, ma possiamo godere fino a che non torniamo a Roma. Abbiamo fatto una buona prestazione, ma abbiamo sofferto e le casualità del calcio ci ha portato a questo risultato. Abbiamo rischiato di andare sotto più volte, le partite post Europa sono quelle in cui sul finale si tende a calare, e loro essendo passati in svantaggio dal decimo minuto sono calati prima di noi. Stadio pieno? Giovedì giochiamo una partita importante contro una squadra forte. Lo Sturm sta a 2 punti dal Salisburgo, sarà una partita durissima. Ci piacerebbe andare avanti anche in Europa, i tifosi ci daranno una mano sicuramente".

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