Cataldi - Via onefootball (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)
Cataldi - Via onefootball (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Cataldi, dopo un anno alla Fiorentina, è tornato al centro del progetto Lazio, non solo con la sua qualità palla al piede, ma anche con prestazioni di sacrificio al servizio della squadra. Il numero 32 biancoceleste è un vero e proprio simbolo di sacrificio e appartenenza. Nelle ultime settimane il play romano ha risposto la chiamata di Sarri con performance di altissimo livello, diventando un motore di un gruppo che aveva bisogno di trovare personalità ed equilibrio in mezzo al campo.

La crescita di Cataldi anche in attacco 

Da quando si è fermato Rovella, Cataldi ha preso in mano la situazione ed è diventato un punto di riferimento per tutti. Il centrocampista non si limita a gestire il gioco, ma corre più di chiunque altro in ogni partita. I numeri raccontano di un vero e proprio maratoneta: 11,405 km percorsi contro il Genoa, 12,618 contro il Torino, 13,119 con l’Atalanta e 12,852 contro la Juventus. Come riporta Il Corriere dello Sport, in 4 partite da titolare, nessuno - tra avversari incontrati o compagni di squadra - ha coperto il campo più di lui. Questo è un dato che non stupisce più mister Sarri che ha sempre apprezzato Cataldi, con la sua capacità di leggere le partite di non risparmiarsi mai. In un momento così complicato, con una squadra a corto risoluzioni, il tecnico toscano ha puntato sul centrocampista romano, affilandogli il cuore e il comando della manovra. Danilo, come sempre fatto, ha risposto con maturità, interpretando il ruolo con qualità e quantità. Cataldi ha cominciato, quest’anno, anche a incidere nella fase offensiva: un goal e un assist nell’ultime 3 giornate lo testimoniano (il rigore trasformato a tempo scaduto contro il Torino e il passaggio vincente per Basic nella vittoria sulla Juventus). 

Cancellieri,  Gila, Cataldi
Cancellieri,  Gila, Cataldi - Fraioli

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