sarri

Massimo Bonanni, ex centrocampista delle aquile, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radio Laziale riguardo il momento che sta vivendo la Lazio, il modo di comunicare del mister Maurizio Sarri, su alcuni calciatori del club biancoceleste e sulla questione Lorenzo Insigne.

Le dichiarazioni di Massimo Bonanni a Radio Laziale 

Il pareggio con il Pisa 

Ci si aspettava qualcosa di diversa a Pisa, sicuramente per il risultato, al di là dei limiti di formazione. Credo che la rosa sia competitiva per poter battere il Pisa. Ci si aspettava una prova diversa. La fortuna è che dopo pochi giorni ci sarà una nuova partita. I crolli nel secondo tempo? Non conosco il metodo di allenamento che ha Sarri, magari si lavora sotto l’aspetto fisico con il pallone.

Sulle parole del Comandante Maurizio Sarri 

Non sono d’accordo quando Sarri parla di giocatori che non giocano da tanto e quindi vanno in difficoltà. Probabilmente la squadra non è quella che vuole, ma è in grado di battere il Pisa. Bisogna fare di necessità virtù e lui lo sta facendo, ma sempre rimarcando che deve fare cose diverse con una squadra che non è la sua. Secondo me ha la squadra per poter puntare a un piazzamento europeo, non si è rinforzata perché le altre hanno fatto mercato.

Gli alibi

Io mi metto nei panni di un giocatore che costantemente sente dire che non fa parte della squadra che il mister vorrebbe. Secondo me andrebbero coccolati ancora di più. Non amo questo suo modo di parlare. A livello comunicativo sbagli ad andare in televisione e dire sempre le stesse cose. Se lo pensa secondo me lo deve fare nello spogliatoio.

Toma Basic

Basic sta facendo cose importanti, è uscito fuori da una situazione che se non si fosse verificata si sarebbe trovato ai margini. Credo che per Sarri non sia stata una sorpresa perché lo conosceva. Spero che possa continuare.

Zaccagni e Guendouzi 

Mi aspetto di più da quelli che sono i leader della squadra. Zaccagni deve dare di più dal punto di vista tecnico, dei gol e degli assist, di quella giocata che fa la differenza. Guendouzi deve continuare a essere il lottatore che è sempre stato. Mi dispiace quando ha degli atteggiamenti un po’ nevrotici e fa credere all’esterno di presunte problematiche che o non ci sono o deve essere bravo a nascondere. Sono due giocatori che vorrei sempre nella mia squadra.
 

Il reparto offensivo e difensivo 

Sarri sta trovando i risultati attraverso la solidità difensiva. Per vincere, però, serve anche segnare, non solo non prendere gol. Sicuramente bisogna trovare un equilibrio e credo ci stia lavorando, magari concedendo qualcosina in più, ma segnando. La Lazio è una squadra difensivamente importante, ma stiamo mancando troppo davanti per le qualità che ci sono.

Ivan Provedel 

Provedel è sempre stato un portiere importante, lo scorso anno Mandas ha avuto la possibilità di giocare perché aveva dimostrato di essere più pronto. Ma Provedel è affidabile. Purtroppo il portiere quando sbaglia vede l’errore elevato all’ennesima potenza, a un attaccante viene spesso data una seconda possibilità. Avere un secondo portiere affidabile è importante e va tenuto stretto, ma avere due portieri titolari non è semplice nella gestione. 

Christos Mandas 

Bisogna capire le sue motivazioni, sicuramente sta vivendo qualche difficoltà perché dopo esser stato titolare e oggi si ritrova ai margini.

Lorenzo Insigne 

La situazione Insigne è difficile, bisogna capire cosa vorrebbe l’allenatore. Se vuole un giocatore pronto direi che non è lui il nome, se vuole un giocatore che lo conosce sì. Io credo che alla Lazio serva un giocatore pronto che arrivi e possa restare anche il prossimo anno. Lo prendi, ma con quali aspettative? In quel ruolo c’è anche Zaccagni. Il giocatore fino a un anno e mezzo fa mi piaceva tantissimo, oggi non lo so.

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