Non solo rispetto all’anno scorso. Il lavoro di società e Sarri sta portando frutti evidenti. Si sono spesso sottolineati i miglioramenti della difesa, con la Lazio che mai aveva incassato meno di 5 gol nelle prime 10 giornate e che solo nel 1958 aveva registrato un incremento migliore nei numeri della retroguardia rispetto all’anno precedente. In realtà i biancocelesti sono migliorati (anche grazie alla difesa...) pure complessivamente. E non di poco. Rispetto all’ultimo campionato la squadra di Sarri ha conquistato 4 punti in più in classifica. Soltanto Udinese (+11) e Atalanta (+6) hanno fatto meglio. Per arrivare al giro di boa (diciannovesima giornata) nelle stesse condizioni dell’anno scorso la Lazio dovrebbe raccogliere appena 10 punti nelle prossime 9 giornate. Considerando che ha per il momento una media di poco superiore ai 2 punti a partita, più che un calo o una frenata sarebbe un’inchiodata. La Lazio, fra l’altro, infatti è migliorata non solo rispetto alla passata stagione. Pure nel 2020-21, l’ultima annata con Inzaghi in panchina, i biancocelesti avevano conquistato 17 punti nelle prime 10 giornate (quindi anche rispetto a quel campionato la squadra di Sarri è a +4), mentre nel 2019-20 e nel 2018-19 era arrivata a quota 18. Negli ultimi 10 anni, in realtà, solo nel 2017-18 era partita meglio (con ben 25 punti), per il resto ha sempre fatto peggio. Ora la Lazio dovrà sopperire all’assenza di Immobile, che oggi si sottoporrà agli esami strumentali per poter definire i tempi di recupero (l’edema però è molto esteso e anche questo non è un buon segno, motivo per il quale si teme uno stop che non gli permetterà di tornare a disposizione prima della sosta di metà novembre). Sarri partirà dalla soluzione Felipe Anderson, che verrà spostato al centro. Il brasiliano l’anno scorso è il giocatore che più volte ha sostituito Immobile. Si lavorerà però su Pedro e Cancellieri in quel ruolo, ma solo se il numero 7 non dovesse dare buone risposte. Poco credibile l’ipotesi in voga fra i tifosi, di Milinkovic-Savic centravanti. Sarri non ha intenzione di spostare il serbo dal cuore del campo. Pure a Napoli il tecnico dimostrò, spostando Mertens, di preferire giocatori più mobili, specie considerando che la Lazio è abituata a Immobile che cerca la profondità. Bisognerà però trovare una soluzione in attesa del mercato di gennaio. Per permettere alla squadra di confermare i miglioramenti fin qui mostrati. E non solo rispetto all’anno scorso. CorriereDellaSera/Elmar Begonzini

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