La Lazio limita in parte le fatiche europee e strappa un pareggio alla Dacia Arena. Nella sfida contro l'Udinese i biancocelesti ottengono un pareggio senza cinque titolari e con Pedro costretto a uscire nella prima frazione. Altra tegola per Sarri che però si gode un Felipe Anderson sugli scudi. Il brasiliano torna al gol dopo quattro mesi e mette continuamente in difficoltà un Udinese compatta che in un finale molto intenso sfiora il vantaggio con Molina. Chance sprecata per la squadra di Sarri in ottica quarto posto. Primo tempo a due facce: apre Deulofeu e risponde Felipe Anderson - È una Lazio che conferma le aspettative della vigilia in merito alla formazione viste le tante assenze. Sarri scambia solo i terzini. Hysaj va a sinistra con Marusic che torna a destra per arginare le avanzate di Molina e dare più copertura a Milinkovic chiamato a fare le veci di Luis Alberto. I padroni di casa entrano però molto concentrati e al 5’ già passano in vantaggio. In seguito a un calcio d’angolo Molina rimette la sfera dentro e pesca Perez. Il numero 2 da attaccante vero fa una torre perfetta con la quale Deulofeu (e il Var) non perdonano Strakosha. Decisivo ancora una volta in negativo Hysaj, troppo basso rispetto al resto dei compagni come contro il Milan in Coppa Italia. La Lazio non riesce a riprendersi dallo shock iniziale, ma dopo un quarto d’ora comincia a mettere la testa fuori dalla propria metà campo. L’Udinese invece è concreta a accarezza pure il raddoppio con Makengo. Al 24’ si fa ancor più dura per la Lazio. Sarri è costretto a sostituire Pedro per un problema alla caviglia sinistra. Dentro Cabral che dopo l’Europa League esordisce pure in Serie A. Il capoverdiano è subito pericoloso rischiando di procurarsi un rigore dopo due minuti mentre dopo quattro si divora una grande occasione dinanzi a Silvestri su tocco di Milinkovic pescato magistralmente da Hysaj. Segnali di reazione per i biancocelesti che al 33’ vengono fermati solo da uno strepitoso Pablo Marí. La squadra di Sarri continua a premere allo scadere del primo tempo trova il pareggio. Spizzata di Zaccagni e colpo di testa di Felipe Anderson su sviluppi di un calcio di punizione guadagnato da lui stesso. Il brasiliano in campionato era a secco dalla chiacchierata gara di andata contro l’Inter del 16 ottobre. Manna dal cielo per la Lazio, doccia fredda per l’Udinese.

Poche emozioni nel secondo tempo: Lazio e Udinese si dividono un punto - Al rientro in campo la Lazio riparte subito forte. Ancora decisivo l’asse Milinkovic-Felipe Anderson che sfrutta uno scivolone di Molina per servire Cabral in area il quale però allarga troppo il piattone. L’Udinese torna a farsi vedere al 52’ addirittura con un cross pericoloso del centrale Becao disinnescato bene da Strakosha dopo la deviazione di Hysaj. Al 62’ arrivano anche i primi due cambi per Cioffi. Zeegelaar prende il posto di Soppy, ma soprattutto Pereyra sostituisce Arslan. L’argentino torna in campo dopo l’operazione alla spalla. Passano i minuti, ma i padroni di casa non riescono ad arginare le avanzate biancocelesti. Felipe Anderson e Zaccagni sgommano sui rispettivi out creando occasioni insieme a un Milinkovic leader tecnico indiscusso. Nella serata della Dacia Arena c’è spazio anche per André Anderson schierato al posto di Basic. Sarri lo inserisce nel finale per avere più freschezza poiché vede la sua squadra in calo fisico, ma l'italo-brasiliano non coglie l'opportunità. La sceneggiatura conclusiva è il contrario del resto della gara, l'Udinese attacca, mentre la Lazio, stanca, punta sulle ripartenze. I biancocelesti ci provano, ma a rischiare la vittoria è l'Udinese con un gran destro di Molina al 92' che si stampa sulla traversa. Ultima emozione della gara. Le squadre di dividono un punto a testa. Leggo

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
Il Tempo | Lazio, l’Europa presenta il conto