Il made in Italy torna di moda. Domani si affronteranno Lazio e Monza, le squadre con più italiani in campo in questa prima parte della stagione. In campo, infatti, dovrebbero scendere ben 15-16 italiani su 22.

Per la Lazio si tratta una svolta suggerita dal tecnico Sarri: per il suo tipo di calcio è bene avere più persone possibili che parlino la stessa lingua. In estate sono arrivati Casale, Romagnoli, Provedel e Cancellieri, che si sono aggiunti agli italiani già presenti, ovvero Immobile, Lazzari, Cataldi e Zaccagni. I risultati che chiedeva Sarri si sono visti: in tredici giornate, la Lazio ha sempre iniziato in campo con almeno 5 italiani e domani contro il Monza saranno 6. Forse 7, se contiamo Cancellieri come punta del tridente. Non è sicura però la presenza di Romagnoli: al suo posto potrebbe giocare Patric.

Con la ritrovata italianità si ritrova anche la difesa: ben quattro quinti del reparto arretrato, includendo anche il portiere, sono italiani. Marusic è l’unico che viene da fuori, ma è alla sua sesta stagione in A, ormai ha assimilato bene l’italiano. Lo stesso vale per Milinkovic, ormai all’ottava stagione con la Lazio, Patric e Luis Alberto alla settima. Hysaj e Radu sono arrivati in Italia nel 2008, Vecino nel 2012.

Adesso tocca al ct Mancini. Nell’ultima tornata di convocazioni per la Nations League aveva convocato Immobile, Cancellieri e Provedel. I prossimi appuntamenti sono il 16 e 20 novembre in Albania e Austria e anche Lazzari, Zaccagni, Romagnoli, Cataldi e Casale sperano in una convocazione.

Gazzetta dello Sport
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