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“Lo stadio Flaminio ha dei vincoli che ostacolano la sua riqualificazione.il commissario può intervenire su questi aspetti?”

Certamente sì, perché il decreto di nomina del Commissario prevede il suo diretto intervento per gli stadi delle città candidate ad Euro32, ma sono convinto che il problema dei vincoli possa, in ogni caso, essere valutato insieme alla Soprintendenza con spirito costruttivo e collaborativo. Di sicuro, però, è necessario che i promotori presentino la documentazione prevista, a partire dal progetto di fattibilità, corredato da un piano economico finanziario asseverato. Il Flaminio, di proprietà del Comune di Roma, in ogni caso non può attendere altro tempo per ritrovare la dignità e la funzionalità perdute 13 anni fa.

“L’Italia tra cinque Stati ad Euro2032, due sono già pronti (Roma e Torino), uno è finanziato dai fondi del PNRR (Firenze). È una rivoluzione parziale. Non doveva essere un’occasione per cambiare il volto infrastrutturale del paese?“

Per l’Olimpico Sport e Salute ha previsto significativi investimenti per un piano di ulteriore qualificazione già presentato, con grandi apprezzamenti, anche alla Uefa e alla Figc. Lo stadio della Juventus va già bene così, dopodiché gli altri tre stadi saranno scelti dalla federazione e proposti ad ottobre 2026, dopo una vera e propria competizione fra Firenze - che ha già il cantiere aperto su impulso dell’amministrazione - Milano, Bologna, Cagliari, Napoli, Salerno e Palermo che hanno progetti in movimento. Hanno manifestato interesse anche Genova, Verona e Bari. Inoltre, fuori dalla selezione, ci sono gli stadi di Venezia - del quale è stato aperto il cantiere la settimana scorsa - Empoli  - dove si è esaurita la prima fase dell’iter amministrativo - mentre si sta muovendo la progettualità anche a Como: mi sembra un bel cambio di passo, non vi pare?

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