Toro, segni particolari: bestia nera della Lazio di Sarri. Dopo 4 vittorie consecutive, i granata fermano i biancocelesti, che perdono 1-0 all’Olimpico con un gol di Ilic su evidente errore di Provedel (70 giorni fa l’ultimo ko in campionato). Sì, proprio Ilic, che Sarri ha chiesto alla società per un anno. Da quando è a Roma, poi, il Comandante non ha mai vinto contro il Torino di Cairo, l’acerrimo avversario di Lotito: 3 pareggi e una sconfitta. L’ultimo successo risale a novembre 2020, con il gol nel recupero di Caicedo. È l’unica squadra che in questo campionato la Lazio non ha battuto. «Il Toro ci crea sempre difficoltà. Ho avuto la sensazione che eravamo meno brillanti del solito, ci sta, abbiamo fatto un lavoro pesante in settimana perché volevamo mettere benzina per il finale di stagione», il commento di Sarri. Una giornata no per tutti, anche per l’arbitro Ghersini. Molto arrabbiato Sarri: «Va fermato, altrimenti mi preoccupo. Manca un rigore e il gol del Torino è da annullare, la rimessa laterale è stata battuta dentro al campo. I ragazzi sono stati bravi a non andare fuori di testa perché con questo arbitraggio di solito si finisce la partita in 9 o in 10». Anche l’ex arbitro Luca Marelli su Dazn ha spiegato come alla Lazio manchino un rigore (Singo su Hysaj) e un secondo giallo (Gravillon). Poi, sulla Champions, Sarri è cauto: «Può succedere ancora di tutto». L’unica bella notizia è l’ingresso in campo di Immobile con una fasciatura al braccio e alla mano destra. Dopo l’incidente e il ricovero aveva tanta voglia Ciro, anche se fisicamente non era al top. Nel finale, alcuni buu razzisti, misti a fischi, per Singo e Karamoh: quest’ultimo stava impedendo che la Lazio riprendesse il gioco velocemente. «Non li ho sentiti ma più persone me l’hanno detto. Evidentemente le leggi attuali non bastano», ha detto Juric. La Repubblica/Riccardo Caponetti e Giulio Cardone

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