Lazio-Torino, Ventura: "In base a dove va la palla cambieranno gli scenari. Cairo e Lotito?..."
Giampiero Ventura, ex mister del Toro, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radiosei riguardo Lazio-Torino, in programma domani alle ore 15:00

Giampiero Ventura, ex tecnico del Toro, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radiosei riguardo l'incontro Lazio-Torino, valido per la 6a giornata del Campionato di Serie A e in programma domani 4 ottobre alle ore 15:00 allo stadio Olimpico.
Le dichiarazioni di Giampiero Ventura a Radiosei
L'incontro Lazio-Torino
La partita tra Lazio e Torino è importante per la prima e delicata per la seconda. Dopo la sconfitta del derby c’è stata una risposta importante a Genova senza tanti titolari.
Su Cataldi, Basic e il Toro
Cataldi e Basic hanno fatto bene, ora una conferma sarebbe un viatico importante per riprendersi la luce che la Lazio dovrebbe sempre vedere. Cairo ha fatto investimenti mirati per accontentare Baroni, ma risultati e prestazioni di questo avvio hanno fatto storcere il naso a tifoseria e società. Gara bivio, in base a dove va la palla cambieranno gli scenari.
La partita di domani
Non si hanno certezze su entrambe le squadre. L’unica buona partita del Toro è stata solo all’Olimpico contro la Roma. Dai granata ci si aspetta una reazione seria, ma domani sarà un passaggio cruciale. Non so se Baroni rischia la panchina. Il presidente Cairo, in relazione da chi è consigliato, può fare qualsiasi cosa. Certo che il match di domani è delicato per l’allenatore, sembra evidente. Un pizzico di rischio lo corre.
Su Lotito e Cairo
Li accomuna l’intelligenza, al di là dell’aspetto calcistico. Altrimenti non avrebbero raggiunto i loro obiettivi di vita. Lotito ha preso la Lazio in un momento estremamente delicato, ricreando dei presupposti sportivi europei. Il presidente della Lazio è più fumantino, quello del Torino più pacato ed attendista. E’ vero che sono contestati, certamente più Cairo di Lotito. Ha manifestazioni di dissenso con migliaia di persone che esprimono dissenso tutte le settimane. La realtà è che per un vero cambiamento o ci si affida a proprietà e mecenati con tante disponibilità o è necessaria una programmazione economica-sportiva sostenibile e lungimirante dal punto di vista delle scelte tecniche.