La Lazio prova a passare un Natale tranquillo ma non sarà facile a Venezia. È attesa oggi alle 16.30 dalla classica imboscata in Laguna dove è già caduta la Roma di Mourinho, ha solo pareggiato la Juve di Allegri e l’Inter di Inzaghi ha faticato trovando il raddoppio solo nel recupero. Se poi si aggiungono precedenti terrificanti al «Penzo» con tre vittorie dei padroni di casa e due pari nelle ultime cinque sfide in serie A (la Lazio dello scudetto 2000 perse 2-0 agli inizi di gennaio) ecco spiegati i timori dei tifosi per una nuova caduta in trasferta. Dove sono arrivate ben sei sconfitte sulle sette complessive (in 24 gare ufficiali) dei biancocelesti che hanno conquistato i tre punti solo in due occasioni su nove viaggi per l’Italia. Numeri preoccupanti che arrivano al termine di giorni particolari tra Immobile col Covid, Acerbi che non ne ha azzeccata una dopo la vittoria contro il Genoa e le voci di mercato con presunta voglia di fuga di Milinkovic e Luis Alberto. L’ambiente Lazio non si è fatto mancare nulla dopo il tris di venerdì scorso che in teoria avrebbe dovuto riportare un po’ di serenità dopo la brutta caduta di Reggia Emilia contro il Sassuolo. Tant’è, Sarri spera di aver ricompattato il gruppo per una sfida pericolosa contro un avversario che corre molto e basa tutto su quella intensità di gioco che i biancocelesti hanno molto sofferto in questo girone d’andata sulle montagne russe. Sarri preoccupato dall’atmosfera vacanziera (giocatori con le valigie pronte, beati loro, con la ripresa fissata il 29 dicembre) si affida al solito blocco cercando di cambiare il meno possibile. Strakosha confermato, in difesa si rivede Lazzari al posto di Hysaj (non è al meglio), Luiz Felipe, Acerbi e Marusic completano la linea. A centrocampo Basic ha vinto il ballottaggio con Luis Alberto (alla quarta panchina iniziale consecutiva), Milinkovic e Cataldi chiudono il terzetto così come davanti gioca di nuovo il tridente leggero Pedro-Anderson-Zaccagni. Ancora una volta in trasferta la Lazio sarà accompagnata da duemila tifosi, dato diverso da quello dell’Olimpico dove è in atto una diserzione per certi aspetti inspiegabile. Zanetti dall’altra parte carica i suoi: «Abbiamo due giorni di riposo in meno ma voglio vedere una squadra cinica». Tutti recuperati, compreso Okereke che però dovrebbe partire in panchina, Venezia in formazione tipo e pronto a lottare per avvicinare una salvezza che col passare delle partite, sta diventando sempre più probabile. Arbitra Maresca tanto per confermare che la Lazio per svoltare in campionato dovrà fare una partita seria, senza sbagliare nulla. Il Tempo/Luigi Salomone

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Leggo | Lazio, a Venezia senza Immobile per evitare di fare splash: Sarri vuole i tre punti