Cardone: "A gennaio probabilmente sarà mercato a saldo zero. Sta a Lotito..."
Giulio Cardone, giornalista de La Repubblica, è intervenuto sulle frequenze di Radiosei per fare il punto della situazione
La Lazio domenica sarà chiamata al complicato ostacolo Inter. La squadra di Sarri farà visita ad una delle pretendenti per lo Scudetto ed il miglior attacco della Serie A affronterà la squadra che ha ottenuto più clean sheet in Italia. I biancocelesti dovranno far fronte ancora ad una rosa molto limitata visti gli infortunati e l'impegno sulla carta sembra proibitivo.
Giulio Cardone, giornalista de La Repubblica, è intervenuto sulle frequenze di Radiosei per fare il punto della situazione.
Le parole di Giulio Cardone a Radiosei
Zaccagni e Isaksen sono in questo momento le risorse offensive più importanti della Lazio. L’assenza molto probabile di Romagnoli qualcosa ti toglie, nonostante Provstgaard fino ad ora ci abbia stupito; per il danese san Siro sarà una prova gigantesca. L’obiettivo della Lazio domenica sera è quello di mettere in dubbio un pronostico che sulla carta è chiuso.
Mercato di gennaio
Per il mercato di gennaio purtroppo certezze non ne abbiamo. Bisogna ancora aspettare il verdetto della nuova commissione in relazione allo sblocco del mercato. Quello che sappiamo è che, se anche di poco, la Lazio sembra essere rimasta sopra la soglia prevista per il rispetto del parametro del costo del lavoro allargato. Siamo al limite, ma non dovrebbe aver risanato la situazione nella sua completezza, andando dunque verso un mercato di gennaio con il provvedimento sotf, saldo zero. Liberare completamente il mercato, viceversa, ti metterebbe in una situazione migliore in vista della trimestrale del 31 marzo per il mercato estivo. E’ possibile, dunque, che anche nella sessione estiva la Lazio sarà costretta ad operare a saldo zero. Questione grave visto che in quel caso non avresti possibilità di agire liberamente anche per il rinnovo dei contratti. Ipotesi che porterebbe verso un ulteriore ridimensionamento. Sta a Lotito evitare questo scenario dimostrando di poter intervenire per invertire la rotta. Bisogna capire se dal 31 marzo in poi sarà già esecutivo il rispetto della nuova soglia del 70% tra costi e ricavi e non più l’80%. C’è la concreta possibilità che su spinta della Lega, il Consiglio Federale possa derogare sull’imminente abbassamento di soglia per venire incontro alle esigenze di diversi club che, altrimenti, avrebbero difficoltà.










