La difesa è la forza della Lazio. Ormai ci sono i numeri, anzi non c’è più nessun dubbio. Diciannovesimo clean sheet stagionale, il quindicesimo in campionato, il nono lontano dall’Olimpico, meglio dell’Arsenal e del resto d’Europa nei primi cinque campionati top. Al Dall’Ara un’altra parata prodigio, una manona all’angolino su un siluro di Barrow, è ancora Provedel il migliore in campo. A un passo da totem come Pulici a 16 e Cei a 17, contando anche la gara vinta a tavolino col Messina nel 1963/64. Ora Sarri medita di nuovo di confermare il titolare nel ritorno degli ottavi di Conference, dopo gli ultimi due errori contro l’Az Alkmaar di Maximiano. Le riflessioni sono partite ieri, insieme alle analisi video. È ancora tutto in ballo perché da una parte Maurizio è convinto che sarebbe andato diversamente il primo round con Provedel fra i pali; dall’altra il tecnico non vuole nemmeno affossare il morale, già sotto i guantoni, del portiere portoghese su cui la Lazio ha investito oltre 10 milioni a luglio e su cui lui stesso ha messo un veto alla cessione al Nottingham Forest nell’ultimo giorno del mercato di gennaio.

TURNOVER - La porta resta un rebus, ma in ogni caso la differenza dovrà essere fatta ancora lì dietro e il turnover sarà necessario e scontato. A maggior ragione dopo queste parole chiare del tecnico: «L’Az si batte segnando e non prendendo gol. Ma, se devo scegliere, preferisco vincere il derby e non la Conference. Quindi terrò conto della partita di tre giorni dopo». Tradotto, in Coppa uno fra Casale e Romagnoli dovrebbe essere restare a riposo, ma Nicolò parla da leader vero: «Resta l’amaro in bocca per un’occasione sprecata. Ora concentrazione alta e più cattiveria per una settimana in cui ci giochiamo tanto». Gila può essere rilanciato, Patric combatte con diversi acciacchi alla schiena da venerdì scorso. Scontata la squalifica con il Bologna, Marusic tornerà fresco e riposato per due match di seguito. Lazzari e Hysaj si alterneranno, Pellegrini fiuta almeno giovedì uno spezzone e un debutto rinviato ormai di continuo. Anche stavolta però tutto dipenderà da quale strada prenderà l’incontro. Chissà se a centrocampo ritroveranno spazio Basic e Marcos Antonio dall’inizio, davanti uno fra Cancellieri e Luka Romero. Gli olandesi hanno vinto 2-1 la gara d’andata all’Olimpico. Ricordiamo che da due stagioni il gol in trasferta non vale più doppio. La Lazio volerà ai quarti se vincerà con due o più reti di scarto (0-2, 1-3, 2-4, 0-3, 1-4). Da scongiurare supplementari e calci di rigore con lo 0-1 (o 1-2, 2-3 etc) e peggio ancora qualunque altro risultato, che farebbe dire addio alla Conference in netto anticipo rispetto al previsto. All’AFAS Stadion ci saranno circa 400 tifosi laziali al seguito. Lotito vuole che la Lazio vada avanti, ma non ha fatto nessun discorso. Sabato era a Formello per la Primavera, ieri il bis per la Women vincente al Fersini per 4-0. Il presidente è talmente soddisfatto del lavoro svolto dal figlio dg Enrico e soprattutto da Angelo Fabiani, che a giugno prospetta promozioni nell’organigramma societario. Il settore giovanile è già stato affidato ad Alberto Bianchi, che prenderà il posto di Bianchessi a fine maggio. Anche se dovesse restare, la figura di Tare rischierebbe di diventare sempre più marginale nella Lazio. Ecco perché c’è chi è convinto che il ds possa fare un passo indietro e dire comunque addio, nonostante ci sia un contratto triennale in bozza e da tempo promesso da Lotito. Il Messaggero/Alberto Abbate

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