Maurizio Sarri ha conosciuto le tensioni del derby: non è Sangiovannese-Montevarchi, ma da ieri il tecnico toscano si è guadagnato un pezzettino di storia della società che oggi rappresenta. Ha festeggiato sotto la Nord insieme ai suoi calciatori, con Olympia sul braccio. José Mourinho ha perso sì, ma non abbassa la testa, riunisce i suoi e li porta sotto la Sud. Il tecnico della Roma cercava nemici e li ha trovati: prima Rapuano che ha espulso Pellegrini, poi Guida che "si è perso il rigore di Zaniolo da cui scaturisce il secondo gol". Ne ha anche per Marco Parolo, ex Lazio attualmente opinionista di DAZN: "Ciao Marco, complimenti per la vostra vittoria", sottolineando di non essere sarcastico. Parolo ha rilanciato subito, esibendo la sua imparzialità e professionalità. Mourinho ha poi disertato la conferenza post partita a causa delle regole scelte dalla società biancoceleste per cui i giornalisti farebbero domande solo a distanza: "La Lazio ha scelto per il suo allenatore, io voglio parlare con la stampa. Non c'è rispetto per la gente che lavora. Questa regola è una ca..ta, io voglio parlare ai giornalisti e voi non mi lasciate parlare. L'addetto stampa non è un giornalista. Mettiti le modalità nel c..o, ca..o". Di tutt'altro umore Sarri, ha preso confidenza con il mondo Lazio, anche volando con il suo simbolo. La squadra fa qualcosa di sarriano, non ancora tutto, ma il tecnico è soddisfatto e fa i complimenti a tutti i giocatori, specialmente a Felipe Anderson. Ha inoltre detto che non pensava che giocare un derby potesse dare questa adrenalina e questa soddisfazione nel vincerlo, motivo per cui a livello di emotività piazza questa partita tra i primissimi posti. Lo riporta Il Messaggero.

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Il Messaggero | Il trio delle meraviglie è tornato nel derby