I complimenti di Lotito e prima ancora quelli di Sarri a tutta la squadra, fatto unico dopo il triplice fischio. Il tecnico però avverte subito: «Se vogliamo continuità serve equilibrio. Io lo posso mantenere visto che non leggo nulla e non mi importa di nessuno. Questa città è difficile però: dopo il Lecce eravamo la peggior squadra d’Italia e oggi siamo migliori. Per i giocatori così è difficile». Meglio concentrarsi sulla Fiorentina: «Tra cinque giorni c’è una gara complessa e la prestazione di oggi non ci garantisce di partire in vantaggio. Bisogna confermarsi anche nelle prossime gare, è quello che ci manca per avere continuità. Quest’anno abbiamo fatto tanti punti negli scontri diretti, ma poi ne abbiamo lasciati molti stupidamente. Per diventare una squadra vera dobbiamo migliorare in questo». Vietati i voli pindarici: «Lo scudetto? Non è un’idea, è un sogno. Ci sono squadre più attrezzate che hanno una grandissima varietà di giocatori offensivi e spesso è fondamentale per cambiare le partite in corso». Giusto però anche godersi lo show contro il Milan: «È una conseguenza della disponibilità che i giocatori hanno nel mettersi a disposizione del collettivo, una cosa che ho visto raramente in 30 anni di carriera. La squadra da quattro partite si sta esprimendo su livelli ottimi qualitativamente e straordinari dal punto di vista fisico». Tante le note positive, dalle uscite basse: «Mi hanno dato gusto perché le avevamo preparate così in questi giorni, con l’utilizzo dei centrocampisti». Fino ai tifosi: «Il pubblico non posso che ringraziarlo e lo faccio anche per Reggio Emilia dove abbiamo giocato in casa». È un Sarri talmente soddisfatto che si sofferma a spiegare anche i cali ciclici: «Non capitano solo a noi. Una squadra non può sparare 38 partite al 100% di adrenalina. A noi manca la capacità di ottimizzare una partita giocata al 90% delle nostre possibilità. Se dentro una gara sbagliamo un quarto d’ora noi rischiamo di perderla». Ma niente mental coach: «Altrimenti io che ca*** ci sto a fare?». Torna a casa col sorriso il Comandante, tanto da concedere un giorno di riposo ai suoi calciatori: «Abbiamo notato che tra dieci giorni non potremo dare riposo per il calendario intasato, quindi abbiamo deciso di darne due o tre in questo periodo. Quando c’è tutto questo dispendio nervoso è importante staccare, ma con i ragazzi sono stato chiaro, Non l’ho dato come premio, ma come necessità».

IL MERCATO E LE PRIORITÀ - Un giorno in più per rifiatare e magari pensare alle condizioni di Immobile: «Aspetto notizie dalle visite per capire se è sulla via della guarigione, anche per far rifiatare i tre che stanno giocando sempre lì davanti». Per risolvere la situazione di emergenza sarebbe opportuno un rinforzo e in tal proposito qualcosa si sta muovendo. Sarri vuole Bonazzoli. Il rapporto con Nicola non è mai decollato. La Salernitana continua a far muro sull’obbligo di riscatto, ma Lotito non può permetterselo per l’indice di liquidità bloccato. Ieri rumors su un interessamento per Haris Seferovic, non il prototipo dell’identikit del tecnico. Il 30enne svizzero però è nel mirino della Salernitana e il sondaggio biancoceleste forse è un modo per spingere Iervolino a cedere su Bonazzoli. In ogni caso, serve l’uscita di Fares, ma il terzino franco-algerino è ancora bloccato a Formello, come del resto il mercato biancoceleste. Il Messaggero/Valerio Marcangeli

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