Toro e Diavolo per non finire nell’Inferno, ovvero fuori in classifica dalla zona Europa. Nella corsa alle piazze internazionali subito a ridosso del quarto posto, in una battaglia accesissima con Roma, Fiorentina e Atalanta (in ordine di posizione), per la Lazio saranno fondamentali le prossime due partite all’Olimpico contro il Torino di Juric (questa sera alle 20.45) e contro il Milan dell’ex Pioli la prossima domenica.

Saranno due partite fondamentali, ma non decisive. Però farle bene e magari andare in all-in di punti possono far vedere il rush finale di campionato a Sarri con altri occhi. A far svegliare con ottimismo i tifosi della Lazio, attesi in 23mila circa questa sera, c’è il ruolino di marcia di Immobile e Co. in casa: 31 punti in campionato in 15 partita, una media di 2,06 a gara con 35 reti fatte e 19 subite. Solo l’Inter ha segnato più dei biancocelesti nel proprio stadio (38), ma hanno giocato una partita in più. In totale, contando anche le coppe, la Lazio quest’anno in casa ha vinto 10 volte, pareggiato in 8 occasioni e perso in 2, contro Juventus e Napoli.

Pedro non viene rischiato Sarri non potrà contare sull’apporto di Pedro, che non verrà rischiato per un fastidio al polpaccio destro. Gli esami effettuati ieri non hanno evidenziato ricadute, ma vista la delicatezza del muscolo lo staff vuole evitare guai più seri. Oltre il tridente Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni, i cambi offensivi sono Romero, Raul Moro e Jovane Cabral, che non verrà riscattato dallo Sporting Lisbona.

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