Lazio-Flaminio, Caudo: "Il progetto? Un errore con soluzioni imbarazzanti, ecco perché..."
Giovanni Caudo, assessore all’Urbanistica della giunta Marino, ha evidenziato i problemi del progetto per lo stadio Flaminio presentato dalla Società Lazio
I posti auto
Dove sono localizzati i 4.419 posti auto che comunque, nonostante le arrischiate ipotesi della mobilità, bisognerebbe e realizzare?
- 448 sotto il viadotto di corso Fancia;
- 436 a Piazza Mancini, su due livelli (oggi già insufficente)
- 1.970 nell’incrocio tra l’olimpica e la via Flaminia (è prevista una processione a piedi per arrivare al Flaminio, e per non dire che la proposta è priva di fondamento si pensa di ricostruire il Ponte Bailey sul Tevere - di fronte al mercato di Ponte Milvio);
- per i restanti, circa 1.900 posti, si useranno quelli esistenti dal Foro Italico a quelli posti sotto il viadotto di Corso Francia. Tutti i parcheggi esistenti vengono arruolati a forza per far tornare i conti del progetto. Si omette ovviamente che già oggi quei parcheggi sono ampiamente insufficienti per le attività che si svolgono. Nella relazione i dubbi sono subito chiariti: “Non viene considerato lo scenario in cui ci sono eventi contemporanei al Flaminio e all’Olimpico (escludendo l’auditorium)”.
La conclusione di Caudo
Quindi, il progetto dello stadio della SS Lazio al Flaminio per far tornare i conti prevede che tutte le attività del Flaminio si fermino e tutti i parcheggi vengano sequestrati solo per i tifosi che si spostano in auto. È tutto questo per soddisfare il 25% appena dei 50 mila tifosi che verranno in macchina, un dato del tutto sottostimato. Lo scenario reale, come è facile prevedere, sarà un peggioramento e di molto di quello che già accade con l’uso dell’Olimpico, auto ovunque e dovunque con i residenti non tifosi sequestrati dalle carcasse di lamiera. E infatti nella relazione si trova conferma di questo scenario, tanto che viene proprio scritto:
“Sicuramente potrebbe essere una soluzione indagabile e in qualche modo realizzabile, dal momento che in soli 6 minuti di percorso stradale che dividono lo Stadio Flaminio dallo Stadio Olimpico, possono far supporre che, come la questione dei parcheggi viene “risolta” per un numero di spettatori ben maggiore (fino a un massimo di 70.000) anche per lo Stadio Flaminio si possano trovare sufficienti parcheggi.” Ecco, c'è scritto: il nuovo progetto prevede macchine ovunque come quello che accade oggi quando ci sono le partite all’Olimpico!
Ma il progetto ha una soluzione: l’istituzione di una sorta di ZTL da attivare 3 ore prima degli eventi in modo da non congestionare l’area. Da non crederci! È una delle poche notizie effettivamente uscite sui giornali, sembrava una battuta, invece è una proposta del progetto (a cui si accenna nella relazione ma poi nel progetto di fattibilità non ce n'è traccia). Tre ore prima dell'inizio degli eventi tutto il Flaminio in ZTL, quindi un intero quartiere sarà sequestrato per l’evento della partita. È utile ricordare che le partite e gli eventi non si terranno solo la domenica ma, con lo stadio divenuto di proprietà della Lazio e con l’esigenza di sfruttarlo economicamente, ci saranno attività sempre anche durante la settimana. Immaginiamo che la ZTL dovrà essere attivata sempre ogni giorno e tutte le altre attività sospese. Come si fa a prendere questa proposta anche solo come una ipotesi plausibile?
Penso che ci si può fermare qui nella disamina, ci sono altre chicche (la richiesta che il comune contribuisca con 24 milioni di euro, di cui 9 milioni per il consolidamento sismico!). Questo non si può considerare un progetto, per alcuni versi rappresenta una provocazione al buon senso. La SS Lazio ha diritto ad avere uno stadio e ancora di più i tifosi della Lazio, ma questa proposta così come è costruita non è da prendere in considerazione. Per la valorizzazione e la salvaguardia del Flaminio servono altre ipotesi, più concrete e realistiche. L’amministrazione Gualtieri ha tutte le risorse per mettere in campo una soluzione vera che non aggravi ulteriormente le già difficili condizioni di vivibilità del quartiere ma che invece aiuti a risolverle e che valorizzi salvaguardandolo, l’attuale stadio Flaminio.










