massimiliano terranova
massimiliano terranova

Questo sabato, alle ore 15:00, Lazio e Torino scenderanno in campo per il match valevole la sesta giornata del campionato di Serie A. Le due squadre arrivano da situazioni ben diverse: da una parte, quella di Sarri, con una vittoria contro il Genoa; dall'altra, invece, quella di Baroni, con una sfortunata sconfitta contro il Parma.

Nonostante tutto, però, i punti che separano Lazio e Torino sono due e la sfida di domani potrebbe cambiare le sorti delle due squadre.

In vista del match, la redazione di LazioPress.it ha intervistato un noto content creator del Torino, Massimiliano Terranova, molto attivo sui social. Come ci ha raccontato, questa partita potrebbe essere molto importante per il proseguimento dei granata e dei biancocelesti, anche se - come ricorda - è ancora presto per decidere le sorti della classifica di Serie A.

Ecco le sue dichiarazioni.

Dopo la vittoria della Lazio contro il Genoa e la sconfitta del Torino contro il Parma, quale delle due squadre credi che possa arrivare più determinata alla partita di sabato? Perché?

Indubbiamente la Lazio, per un motivo in particolare: dare continuità al risultato ottenuto nella partita contro il Genoa. Il Torino, sulla carta, dovrebbe avere la voglia di riscattarsi dopo la sconfitta contro il Parma. Ma, secondo me, per la situazione in campo - in cui manca mentalità alla squadra - che extra campo, il Torino non lo vedo con la testa a posto per fare bene… ma mai dire mai: a Roma abbiamo fatto il nostro, nessuno si aspettava una nostra vittoria. Nonostante tutto, però, la squadra di Sarri potrebbe essere più motivata grazie alla vittoria contro il Genoa che, a mio parere, può aver sbloccato la stagione dei biancocelesti.

Quali aspetti della Lazio pensi che possano mettere in difficoltà il Torino? E al contrario, quali aspetti del Torino potrebbero dar fastidio alla Lazio?

La prima cosa che può mettere in difficoltà il Torino è che la Lazio di Sarri si conosce già. Sì, c'è stato un anno di Baroni, ma Sarri - tornando sulla panchina biancoceleste - ha ritrovato molti giocatori che ha già allenato. Fossi il Torino, avrei ansia di vedere una squadra che è già rodata bene: non è che sia perfetta come stato di forma, ma davanti hai calciatore che hanno già giocato insieme. Inoltre, avrei timore di qualsiasi cosa comprenda il reparto offensivo della Lazio: la squadra capitolina ha fatto 7 gol in campionato (4 al Verona e 3 al Genoa), quindi quando questa si sblocca a livello offensivo, segna tanto… non vince in maniera risicata. Quando il Torino va in crisi, invece, subisce molto. Lo abbiamo visto contro l'Inter e l'Atalanta, dove abbiamo subito 3 gol nel giro di 8 minuti. Da quello che ho visto, inoltre, la Lazio è una squadra che pressa molto e il Toro, dal momento che Baroni si concentra molto dal punto di vista basso, ho paura possa farsi male da solo (sfruttando questa costruzione). 

Fossi la Lazio, invece, l'unica cosa di cui potrei aver paura del Torino è il reparto offensivo. Sappiamo che non è stato dimostrato niente di importante: abbiamo segnato solo 2 reti, non proveniente da azioni di squadra in quanto sono stati due eurogol. Sulla carta, ripeto, avrei paura dell'attacco perché abbiamo nomi importanti: Zapata, che non è ancora nella condizione massima; Simeone; Ngonge, che è molto temibile; Aboukhlal, che può fare bene. Ci sono anche Vlasic e Asllani che sono grandi calciatori.

Entrambe le squadre hanno cambiato allenatore quest’anno e il campionato sembra essere iniziato in salita. La partita di sabato potrebbe influire molto sul futuro di Lazio e Torino, considerando anche che hanno solo due punti di differenza?

L'INTERVISTA PROSEGUE NELLA PAGINA SUCCESSIVA.

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