Tante lacrime, anche qualche sorriso. Il sole ieri mattina non ha mai smesso di illuminare piazza della Repubblica, a riscaldare il cuore delle centinaia di persone però è stato il ricordo di Sinisa Mihajlovic. Funerali in grande stile, merito di quanto fatto nei suoi 53 anni di vita. L’ex calciatore e allenatore ha avuto il merito di mettere tutti d’accordo, almeno per un giorno. Alla cerimonia, iniziata alle 11.30 in punto, erano presenti rappresentanti di tutti i club in cui ha militato come giocatore e come tecnico. C’era la Lazio al gran completo, con il presidente Claudio Lotito in primis. Accanto a lui mister Sarri, capitan Immobile e il direttore sportivo Igli Tare. Tra i più toccati e commossi Milinkovic, connazionale di Sinisa, e Romagnoli, che lo ha avuto come guida sia alla Sampdoria che al Milan. Al biancoceleste si è mischiato il giallorosso. Totti e De Rossi hanno partecipato all'intera funzione, qualche passo più in là Angelo Di Livio e Bruno Conti. Anche il Bologna, ultima società in cui ha allenato, è arrivato con tutta la rosa al seguito. Presenti anche personaggi di spicco del mondo politico, dal sindaco Gualtieri al ministro dello sport Abodi. Infinito l'elenco invece degli ex compagni di squadra: da Fiore a Corradi, passando per Negro, Pancaro, Liverani, Marchegiani e Lombardo. Il momento di maggior commozione quando, al termine della messa, la bara ha lasciato la basilica. A trasportarla in prima fila il ct della Nazionale, Roberto Mancini, e il suo grande amico Dejan Stankovic. A celebrazione finita, il diesse Tare ha rilasciato qualche battuta: «Un grande uomo prima di tutto. Ha dato tantissimo al calcio non solo italiano e quello mondiale. Lo ricordo con grande rispetto, come grande giocatore e grande uomo». Non poteva mancare il ricordo di Urbano Cairo: «È un grande amico, una persona alla quale ero molto legato. Sono state dette cose talmente belle nell'omelia del Cardinale e dal Ministro dello Sport serbo che è veramente difficile aggiungere altro. Lavorare con lui? Era un grande, molto simpatico. Lanciava i giovani e li sosteneva. Quando succedeva poi, quel giovane veniva difeso fino alla fine. Lascia un grande ricordo». Fuori dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri una serie infinita di corone di fiori e di striscioni. Al momento della partenza del carro funebre il coro degli Ultras Lazio per salutare Mihajlovic. «Sinisa non sarai dimenticato! Onore a chi gli amici non ha mai rinnegato», il messaggio fuori dalla chiesa che racchiude una giornata intera. Il Tempo/Daniele Rocca

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