Sterzata, ecco Zaccagni all'ultima curva. Il sorpasso su Kostic il giorno prima, ieri quasi al gong la sua firma. È il classico regista offensivo, che vede la giocata col cross o in profondità: "Ho fatto un po' di assist, mi piace mandare in gol i miei compagni, sono momenti belli", ha spiegato in una recente intervista. Un jolly, insomma, un po' trequartista, un po' mezzala, addirittura falso nueve, Zaccagni ha fatto tutto nel Verona.

Soprattutto 14 gol e 22 passaggi decisivi in 135 partite con i gialloblù, niente male come biglietto da visita. Eccezionale la crescita, a forgiarlo è stata la gavetta. Romagnolo di Bellaria, figlio di una famiglia di albergatori. Nell'orbita del Verona gravita dal 2013 quando compie 18 anni nella Primavera: nel mezzo due esperienze a Venezia e Cittadella. Quindi l'altalena tra Serie C, B e qualche sprazzo di A, finché Juric non lo lancia. A gennaio sembrava fatta col Napoli, è a Roma a fine estate invece la svolta e il salto di qualità. Il giocatore era stato avvistato a Capri pochi giorni fa in vacanza, lì con la fidanzata influencer Chiara Nasti, ex di Zaniolo sono a qualche tempo fa. Con l'approdo sull'altra sponda, si accentuerà la rivalità. Tanto gossip nella prossima stracittadina. È il campo però che conta. Sarri si aspetta fantasia e concretezza. Zaccagni non ha la sberla dalla distanza, ha ottima tecnica e capacità di dare sostanza alla manovra sia in fase offensiva che difensiva. A 26 anni ha trasformato il talento in costanza. Meno appariscente, giocate al servizio della squadra. Lo si è visto anche in quest'inizio di campionato contro Sassuolo e Inter. Con la Lazio punta a riprendersi la Nazionale: l'8 novembre scorso la convocazione per la prima volta. L'ultima di Mancini se l'è persa. Basterà lanciare bomber Immobile in porta per ritrovare la strada azzurra. Il Messaggero.

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