ESCLUSIVA | Dalmat: "L'Inter deve vincere. Lazio da sempre una buona squadra e su Guendouzi..."
L'ex centrocampista interista parla dei nerazzurri e del match di questa sera
Hai vestito maglie importanti. Il giocatore più forte con cui hai giocato?
Risposta facile e logica. Sicuramente Ronaldo il fenomeno, era qualcosa di incredibile.
Tanti anche gli allenatori con cui hai lavorato. Il più importante per te?
Sicuramente Daniel Leclercq ai tempi del Lens, peccato sia scomparso. E' stato un allenatore che mi ha fatto capire il livello alto del calcio e con me aveva un atteggiamento molto duro, lo faceva per stimolarmi avendo visto in me un potenziale importante da grande calciatore.
Nella tua esperienza italiana, il giocatore più simpatico che hai conosciuto fuori dal campo.
Ricordo con grande simpatia Clarence Seedorf.
Nella Lazio gioca un nazionale francese come lo sei stato te: Guendouzi. Cosa pensi di lui?
Sicuramente un buon giocatore, lo dimostra anche il fatto che è convocato quasi sempre nella nazionale francese. Allo stesso tempo penso però che non è un calciatore che può farti davvero la differenza.
Tra i gol realizzati in Italia uno lo hai segnato proprio contro la Lazio. Il tuo ricordo?
Un gol straordinario di cui conservo un ricordo bellissimo. Ho ancora negli occhi quello che è successo nel dettaglio. Recoba aveva la palla tra i piedi ed io ero stanchissimo, davvero cotto. Conoscendo il piede sinistro di Recoba lo guardo e gli faccio capire di tirare e sopratutto di non passarmela perchè non mi reggevo in piedi, invece mi arriva il pallone e calcio d'istinto. Un gran gol. Tra l'altro un gol importante perchè fece andare l'Inter in quella che oggi è l'Europa League.
