Lazio, contro il Genoa una rinascita: tornata la coppia Taty-Dia e un modulo più funzionale
Ecco cosa ha funzionato e contribuito alla vittoria contro il Genoa: due punte in attacco e un nuovo modulo

Contro il Genoa abbiamo visto una Lazio cinica, pragmatica e finalmente funzionale, una squadra targata di nuovo Dia-Taty. Con il tandem insieme dal primo minuto quest’anno, arriva la prima vittoria lontano dall’Olimpico e non può essere un caso: anche lo scorso anno, fra Europa e campionato, furono 12 i successi in 18 gare con questa coppia d’oro.
Una coppia d’oro e un nuovo modulo
Come riporta Il Messaggero, alcuni senatori, dopo la brutta sconfitta contro il Como, avevano consigliato a Sarri di passare dal 4-3-3 ad uno schema più congeniale alle caratteristiche di questa nuova Lazio. Mau ci pensava da tempo, ma si è convinto solo di fronte all’emergenza totale e ai numerosi infortuni che hanno colpito l’organico dopo il derby, ultimo dei quali l’acciacco di Pedro. La situazione lo ha costretto ad un 4-4-2 puro in fase di non possesso, anche se ora il mister vuole passare al 4-2-3-1, alternativa da lui utilizzata dal 2002 al 2016. Il 4-2-3-1 di Sarri è fatto di rombi, recuperi palla, ripartenze veloci, occupazione del campo e linee di passaggio. Zaccagni e Cancellieri fanno movimenti da ali, le reti in contropiede sono frutto di scambio impreparati a Formello. Il cambio di modulo conta fino ad un certo punto perché, anche con Sassuolo e Roma, la Lazio ha giocato e meritato un altro epilogo. Il pressing che vuole Sarri è dispendioso e pone il rischio che la stanchezza prenda il sopravvento se si abbassa il baricentro. La controprova si avrà contro squadre che verranno a chiudersi all’Olimpico.
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