Esclusiva, Amadeus: "La Lazio con l'Inter gioca sempre bene. Se il Milan chiamasse mio figlio…"
Amadeus è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni di LazioPress.it. Il conduttore è infatti da sempre un grande tifo

C'è un giocatore della Lazio che si porterebbe all'Inter?
A queste domande rispondo sempre che sono felice dei giocatori che ho, non vorrei un altro giocatore nella mia attuale squadra. Ci sono giocatori della Lazio che mi piacciono: come Provedel che mi è sempre piaciuto ed ora è tornato titolare, Castellanos per esempio, anche se oggi non gioca, è un giocatore che mi è sempre piaciuto perché come tutti gli argentini è un lottatore, un duro, uno che sa fare gol, che ti mette in difficoltà. Egoisticamente sono contento che non ci sia Castellanos perché mi ha sempre preoccupato quando giocava contro di noi.

Suo figlio adesso gioca per l'Udinese e ha esordito anche con la Primavera in porta, come la sta vivendo Josè? Lei lo ha sempre sostenuto in questo percorso?
Ha 16 anni e sta inseguendo il suo sogno come migliaia di ragazzi che giocano a pallone a questa età. Io lo supporto e lo sostengo nel far sì che lui possa fare tutto quello che è nelle sue possibilità per realizzare questo sogno che certamente non è facile da realizzare, ma i sogni bisogna provare a inseguirli. Anche io quando avevo 17 anni che lavoravo nelle radio e le prime volte in tv, i miei genitori all'epoca, quando tutti mi dicevano che era impossibile arrivare a certi livelli, mi dicevano sempre “tu insegui sempre il tuo sogno, poi se ce la fai bene e se non va, almeno non avrai rimpianti e dirai che ci hai provato”. Io ho fatto la stessa cosa con lui, gli dico: “impegnati, allenati, dai il meglio di te stesso poi se sarà destino che questo sogno si può realizzare bene, sennò nella vita hai vissuto dei momenti che saranno comunque indimenticabili”. Nella vita lo sostengo, poi mi diverto tantissimo a vedere i ragazzi giocare quindi io sempre ogni weekend seguo l'Udinese o a Udine quando giocano in casa o in trasferta ed è una delle cose che in assoluto mi divertono di più, adoro il calcio e anche quello giovanile quindi vedere le partite di mio figlio è una gioia. Sono un genitore, però, che si mette in disparte tranquillo, silenzioso, cerco di non dare nell'occhio così che le attenzioni non siano su di me ma su di lui in modo che giochi la sua partita in tranquillità.
Per concludere una provocazione scherzosa, qualora il Milan dovesse bussare alla porta per suo figlio come reagirebbe? Le porto l'esempio raccontato da Nesta dove suo padre tifoso della Lazio non lo fece andare a giocare alla Roma, farebbe ugualmente?
Vi sorprenderò: credo che quando si diventa giocatori ad una certa età, si diventa dei professionisti e io non sono uno con l'attaccamento alla maglia a prescindere. Se un giorno il Milan dovesse bussare alla porta di mio figlio e mio figlio riterrà opportuno andare, io lo sosterrò e chiaramente farò il tifo per lui se dovesse andare a giocare nel Milan, poi farò sempre il tifo per l'Inter nella vita, ma farò sempre il tifo per lui qualora dovesse giocare nel Milan, perché secondo me il suo sogno, la priorità, la sua vita, viene prima di tutto. Poi uno non cambia la propria fede, ma lì sei un professionista e quindi è giusto che lui vada dove lo richiedono e non c'è nessuna preclusione di nessuna squadra di Serie A, neanche il Milan assolutamente.










