Lazio, testa al derby? Ecco cosa dicono gli ultimi 5 precedenti
Ripercorriamo le ultime cinque uscite che hanno preceduto il derby d'andata

Archiviata la parentesi delle nazionali, la Serie A riaccende i motori. La Lazio di Sarri riparte dai tre punti ottenuti grazie alla vittoria casalinga contro l'Hellas Verona e, alla terza giornata, trova sulla sua strada il Sassuolo di Grosso. Al Mapei Stadium (dove il settore ospiti biancoceleste è andato esaurito in poche ore), non c'è solo l'esigenza di correggere l'avvio zoppicante segnato dallo scivolone di Como: nell'aria comincia a serpeggiare anche il profumo del derby, che attraversa l'etere capitolino, insinuandosi inevitabilmente nei pensieri di Sarri e dei suoi giocatori.

La Lazio si avvicina, infatti, alla stracittadina con lo sguardo sospeso tra presente e passato, in un cammino che porta alla sfida contro i giallorossi tutt'altro che scontato e prevedibile. Nelle ultime cinque stagioni i biancocelesti hanno vissuto approcci molto diversi, fatti di slanci, inciampi e attese nervose. Ripercorriamo le ultime cinque uscite prima del derby d'andata.
2024/25 - La beffa di un ex Roma e del suo futuro tecnico
In un Olimpico di fine dicembre, la Lazio di Baroni ospita l'Atalanta di Gasperini. Al contrario di quanto fatto circa dieci giorni prima sullo stesso terreno contro l'Inter (0-6), i biancocelesti partono forte e dominano la gara. Alla mezz'ora (27') Dele-Bashiru porta in avanti i suoi, con la Lazio che spreca varie occasioni nel corso della partita. Quasi a tempo scaduto (88'), uno dei cambi del Gasp (Zaniolo) si inventa la giocata a ridosso del limite dell'area. Con una girata più efficace che sopraffina, la accomoda per Lookman a tu per tu con il portiere. Il nigeriano serve Brescianini tutto solo dall'altra parte, che appoggia in rete e fa 1-1. Un pareggio che lascia l'amaro in bocca e che precede il derby del 5 gennaio 2025, vinto dalla Roma per 2-0 grazie alle reti di Pellegrini e Saelemaekers. Un avvicinamento in chiaroscuro, con la squadra di Baroni incapace di dare continuità prima della sfida più attesa.

2023/24 - Prudenza e poche emozioni
Nella stagione precedente, il calendario aveva portato un novembre intenso: sconfitta al Dall'Ara per 1-0 contro un Bologna lanciatissimo da capitan Ferguson, la Lazio si rialza qualche giorno più tardi in Champions League contro il Feyenoord. Nella quarta giornata della fase ai gironi della competizione europea, è Immobile a firmare il gol vittoria e a regalare tre punti a Sarri. Il derby d'andata del 12 novembre 2023, terminato a reti bianche, è stato figlio di quell'altalena: solidità e prudenza, ma poca scintilla offensiva, e dunque poche emozioni.

2022/23 - Scivolare, cadere, rialzarsi
Un autunno di contrasti quello del 2022, con la Lazio che scivola contro la Salernitana in casa per 1-3 (da segnalare tutte e tre le reti dei campani: il grande ex Antonio Candreva, l'ex Roma Federico Fazio e il promesso sposo biancoceleste Boulaye Dia), cade a Rotterdam in Europa League contro il Feyenoord (0-1 con rete dell'attuale rossonero Gimenez, "el Bebote") e poi si rialza contro la Roma trovando il colpo da copertina grazie al guizzo di Felipe Anderson e, naturalmente, al celeberrimo Roger Ibanez, un uomo derby molto particolare.

2021/22 - La carica di un gol in extremis
Anche nella stagione 21/22 (curiosamente il primo anno di Sarri sulla panchina biancoceleste) il derby capitò nella fase iniziale del campionato. In quel periodo, il tecnico toscano doveva ancora plasmare la sua squadra, che prima di affrontare il Torino in trasferta aveva ottenuto due vittorie, un pareggio e una sconfitta in Serie A, e una sconfitta in Europa League. Il gol allo scadere di Immobile (90'+1) che rispose al vantaggio granata firmato Pjaca, fece da prologo a un derby esplosivo: Lazio-Roma 3-1, il primo di Sarri-Mourinho. In quella partita, Milinkovic-Savic, Pedro e Felipe Anderson si resero protagonisti di una serata che lanciò la Lazio dandole fiducia per il resto della stagione.

2020/21 - L'ultimo colpo di Inzaghi
L'ultima Lazio di Inzaghi mise il sigillo a un gennaio pressoché perfetto (solamente una sconfitta, in Coppa Italia contro l'Atalanta, in tutto il mese). In occasione della giornata 17 del campionato, la Lazio espugnò il Tardini di Parma grazie alle reti di Luis Alberto e Caicedo. Cinque giorni dopo, in un insolito derby di venerdì sera, i biancocelesti dominarono la Roma vincendo per tre a zero (doppietta di un mai domo Luis Alberto e il solito Ciro Immobile).

Una costante: il derby cambia tutto
Analizzando questi precedenti, una costante sembra emergere: l'ultimo impegno prima del derby raramente racconta davvero ciò che accadrà nella stracittadina. Che si tratti di vittorie o inciampi, il confine emotivo si sposta sempre quando Lazio e Roma varcano la soglia del loro appuntamento più carico di significati. Il derby, in fondo, è un mondo a parte, come sempre. Un universo autonomo che sovverte stati d'animo e pronostici, che manda in archivio le statistiche e ridisegna le prospettive, come se ogni volta si ricominciasse da capo. Come se ogni volta fosse un nuovo inizio.