Questa sera alle 18.30 Empoli e Lazio apriranno la diciassettesima giornata di Serie A. Dopo le sole due vittorie ottenute in trasferta sin qui dai biancocelesti, la sfida del Castellani sarà importante per la Lazio per rilanciarsi in classifica, contro un avversario in piena lotta per non retrocedere. Solo una vittoria nelle ultime cinque gare di Serie A giocate dai toscani, al momento ad un solo punto di distanza dalla zona salvezza occupata da Cagliari e Udinese. Per analizzare la sfida di questa sera, la redazione di LazioPress.it ha contattato in esclusiva Stefano Lucchini, ex difensore dell’Empoli.

Al netto della prima metà di stagione, vede ancora la Lazio in lotta per i primi quattro posti? "Penso che sia ancora un obiettivo concreto. Parliamo di una squadra dalle enormi potenzialità, con un allenatore secondo me tra i più bravi in Italia e in Europa per i suoi principi di gioco. C'è ancora tutto il tempo per recuperare. Probabilmente gli impegni della Champions e una rosa non così allargata per le due competizioni sono fattori che hanno tolto energie in campionato".

Quanto sta pesando in questa fase l’assenza di Romagnoli?

"E' un giocatore importante. Nella stagione scorsa e nell'avvio di questa è stato un pezzo fondamentale per il reparto arretrato. Per il suo modo di giocare è forse l'elemento migliore a disposizione di Sarri, è un'assenza importante e un cambio di valore che è mancato in questo periodo fatto di tanti impegni".

Solo due vittorie in trasferta sin qui per la Lazio. Come si spiega le difficoltà lontano dall'Olimpico e cosa deve temere dell'Empoli? "Le difficoltà in trasferta sono senza dubbio sinonimo di qualche mancanza: significa che davanti al proprio pubblico si ha un certo tipo di reazione, con questo che porta a dare qualcosina in più, mentre in trasferta può mancare quella carica che ti fa tirare fuori qualcosa di diverso. Ad Empoli sarà una gara difficile, i toscani sono una squadra che dal ritorno di Andreazzoli gioca un buon calcio, e che soprattutto in casa può mettere in difficoltà anche le grandi squadre come la Lazio, che stasera dovrà stare attenta".

Dall’arrivo di Andreazzoli l’Empoli ha raccolto tredici punti ed è in piena corsa per la salvezza. Come vede i toscani in questa lotta?

"L'Empoli ha cambiato guida tecnica trovando uno dei più anziani tra gli allenatori italiani: fa un calcio moderno, propositivo e veloce. E' una squadra che ha tutte le potenzialità per salvarsi. Non sarà facile dopo il brutto inizio ma è in corsa, e già da stasera farà di tutto per salvarsi". In questo senso i tanti giovani a disposizione di Andreazzoli rappresentano una garanzia o un’incertezza? "Sono entrambe le cose, se trovano entusiasmo e motivazioni diventano una certezza. Nel momento in cui i risultati vengono a mancare possono venirsi a creare situazioni difficili da affrontare, con delle emozioni complicate da gestir quando si rischia di retrocedere. E' una condizione che può variare nell'arco di tutta la stagione".

Che gara si aspetta? "Mi aspetto una gara aperta, Sarri e Andreazzoli sono due allenatori propositivi che giocano a calcio. Mi aspetto una gara giocata da entrambe per vincere, non una piccola squadra come l'Empoli che sia lì a subire la grande squadra".

Un ricordo di una sfida con la Lazio?

"Il mio esordio in Serie A fu in un Empoli-Lazio del 2002, giocai titolare da terzino sinistro, dalla mia parte avevo Stankovic. La Lazio per me è un ricordo bello, non era nemmeno il mio ruolo: se non sbagliò terminò 1-1, per me fu un'emozione incredibile, non avevo ancora compiuto ventidue anni".

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