A pochi giorni dal derby della Capitale, in programma domenica alle 18.00, l'attaccante biancoceleste Pedro è intervenuto ai microfoni della Lega Seria A. Il terzo giocatore nella storia che ha segnato nella stracittadina con entrambe le maglie, si prepara all'importante appuntamento, parlando del suo approdo alla Lazio e del momento che sta vivendo la squadra.

Pedro, seconda stagione alla Lazio, dopo quella trascorsa in giallorosso. Come ti trovi in biancoceleste?

"Qui mi sento a casa: i tifosi e i compagni mi hanno accolto subito bene appena sono arrivato e quindi è stato facilissimo ambientarsi. Mi piacciono molto i valori che trasmette il club, siamo una grande famiglia. Dal primo giorno mi sono sentito a mio agio e mi è sembrato di giocare alla Lazio da anni, quindi sono molto felice di essere qui e di poter cercare di dare sempre il massimo per questi colori".

Photo Fraioli

Diciamo che segnare subito nel derby dello scorso anno ti ha aiutato, quanto è stato importante quel gol?

"Quel gol è stato molto importante per me dopo il mio passaggio dalla Roma alla Lazio: è stato bellissimo poter segnare con questa maglia nel derby, sappiamo tutti che significato ha questa partita in città, la passione e le emozioni che genera tra i tifosi, quindi quel gol è stato importantissimo perché mi ha permesso di legare subito con l'ambiente, con i tifosi e la società".

Come stai dopo l`infortunio?

"Avevo fatto un buon precampionato, poi mi sono fatto male alla caviglia. Ho saltato partite e allenamenti ed è stato difficile ritrovare il ritmo giusto, ma ora mi sento di nuovo in forma, ho ritrovato continuità nelle ultime partite e spero di continuare su questa strada per dare il mio contributo alla causa: posso aiutare la squadra sia quando gioco dall`inizio che partendo dalla panchina".

Che tipo di squadra è la Lazio?

"Giochiamo bene: pressiamo alto, comandiamo il possesso e creiamo tanto davanti. Mantenendo questo tipo di mentalità e dando sempre il massimo potremo arrivare lontano".

Grazie anche a Maurizio Sarri, con cui sei tornato a lavorare dopo l`esperienza al Chelsea...

"Abbiamo lavorato sodo l’anno scorso per assimilare le idee del mister e per capire esattamente cosa si aspettava da noi. Penso che che tutti i nuovi arrivati che si sono uniti alla squadra quest’anno si siano adattati bene alla filosofia del mister e al sistema di gioco. Lo stiamo dimostrando sul campo".

Che tipo è il mister?

"Sarri vive per il calcio. Cura molto la parte tattica, gli piace fare possesso, creare occasioni e giocare all`attacco. Questo mi piace molto di lui ed è quello che ho sempre cercato nella mia carriera. E poi è una figura carismatica, ci motiva molto e ci aiuta a plasmare la mentalità vincente della squadra. E` quello che serve per fare il salto di qualità".

Questa estate avevi detto che la Lazio è pronta per raggiungere grandi traguardi. Dopo queste prime 12 giornate ne sei ancora convinto?

"Certo, ma dobbiamo giocare ogni partita al massimo pensando di poter vincere. Abbiamo giocatori e mentalità per poter puntare a vincere sempre. L`anno scorso il Milan lo ha dimostrato, tutto è possibile con il lavoro e la mentalità. Dobbiamo essere consapevoli che possiamo fare qualcosa di grande attraverso il lavoro, senza dimenticare però che la Serie A TIM è molto difficile e ci sono tante squadre forti".

Domenica probabilmente mancherà ancora Immobile, quanto state soffrendo la sua assenza?

"L’infortunio di Ciro è un duro colpo per noi, specialmente in un momento delicato della stagione con molte partite importanti, però ogni singolo giocatore da` tutto per cercare di sopperire all’assenza del capitano. Cercheremo di segnare proprio come fa Ciro in ogni partita. Se non giocherà, per noi sarà un'assenza importante".

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Sarri ai tempi di Napoli si inventò Dries Mertens come falso 9, tu ti ci vedresti?

"Posso farlo e l`ho già fatto sia col Barcellona che in Nazionale. Ma è diverso rispetto a quando gioco in fascia. Per me l'importante è aiutare la squadra, ci sono tanti giocatori che possono sostituire Ciro in quella posizione come ad esempio Felipe Anderson o Zaccagni".

Cosa vuol dire giocare un derby a Roma?

"Il derby è una partita importante, probabilmente uno dei derby con maggior passione nel mondo. Io ne ho giocati tanti, ma questo è diverso, si sente durante tutta la settimana. Significa tanto per i tifosi e per la città quindi faremo di tutto per vincere".

Che partita ti aspetti? 

"Sarà una partita intensa con ritmi molto alti e tanto agonismo. Noi dovremo giocare il nostro calcio, come facciamo sempre, e dare il massimo per portare a casa i tre punti. Sappiamo che loro hanno giocatori forti e che ci renderanno la vita difficile, ma è il derby. Proveremo a sfruttare tutte le occasioni che avremo per portare casa il risultato perché è una partita fondamentale".

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