Minala: "Alla Lazio ho perso un pezzo di carriera. Futuro? Sogno un ritorno da allenatore"
Joseph Minala, ex biancoceleste, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta dello Sport riguardo la sua carriera e il periodo alla Lazio

Le polemiche riguardanti la sua età
Mi hanno massacrato, distrutto, umiliato. Il bello è che non ero uno sconosciuto. Dominavo il campionato Primavera. Tre giorni dopo l’esordio vinsi la Coppa Italia di categoria segnando un gol in finale contro la Fiorentina. Qualche mese prima avevo vinto il torneo delle regioni in Sardegna. Fu un attacco mirato, ma ho una mia idea. La voce fu messa in giro da qualcuno che prima teneva a me, che mi seguiva. In Senegal, un sito poi oscurato, inventò la notizia secondo cui avessi 42 anni. La gente iniziò a fare fotomontaggi, a prendermi in giro. Nessuno lo sa, ma in quel periodo fui anche minacciato e ricattato da persone che mi avevano aiutato, di cui mi fidavo. Io ero solo e indifeso, nessuno mi ha protetto.
Il risultato dei test
Hanno dimostrato che sono nato nel 1996. Anzi, hanno attestato che dimostro persino un anno in meno. Sa quante volte ho sentito dire “questo ha 40 anni, come può giocare?”. L’80% delle persone mi hanno giudicato male. Non sono un fenomeno, ma quando mi è stata data una chance ho sempre dimostrato di valere. Penso al Bari, ma soprattutto alla Salernitana, dove i tifosi ancora mi scrivono per il gol all’Avellino all’ultimo minuto
Se la Lazio l'ha deluso
Avrei meritato una chance, soprattutto nel 2019-20. Giocai solo in Coppa Italia, sul 4-0. Ero fuori rosa, poi fui reintegrato. Un po' ci sono rimasto male, almeno 5' a partita li avrei potuti fare. Ho perso un bel pezzo di carriera.
Se adesso meriterebbe almeno la Serie B
A mio avviso sì. Gioco a Malta, un calcio periferico, ma non perdo la speranza di poter tornare in Italia. Sono stato svalutato per qualcosa che non è mai esistito. Ero un adolescente come tanti, ma la gente mica ci credeva. Questo accanimento ingiustificato mi ha rovinato.
Sul suo futuro
Dove mi vedo? Magari in panchina, da allenatore. Sogno un ritorno alla Lazio o alla Salernitana. Non sono una persona cattiva. Ho 29 anni e sono nato il 24 agosto 1996: come mai nessuno ci crede?










